Egregio Assessore
Siamo a trasmetterLe le nostre preoccupazioni per le difficoltà che attraversano le imprese agricole che rappresentiamo.
Le temperature eccezionali che si sono registrate in Toscana nei mesi estivi, unite alla prolungata assenza di precipitazioni, infatti, hanno generato una situazione di diffusa criticità nelle nostre campagne.
Il quadro, già preoccupante, registrato sul finire di luglio, si è ulteriormente aggravato con il persistere del caldo torrido, su un territorio dove non piove dal 12 giugno e, in particolare, nelle aree meridionali, dove le piogge mancano dal mese di maggio.
All’inizio a soffrire sono state soprattutto le colture a ciclo primaverile-estivo.
Il pomodoro da industria che, al caldo record e alla siccità, ha sacrificato più del 30 per cento del prodotto.
Per mais e girasole si stima un dimezzamento del raccolto; per le foraggere è andato perso il secondo taglio; nei pascoli la produzione è praticamente azzerata.
La mancanza di foraggi freschi ha avuto inevitabili ripercussioni sulla lattazione dei bovini, per cui si stima una diminuzione del latte superiore al 20 per cento, e degli ovini, per cui la perdita di prodotto è aggravata dall’accorciamento del periodo produttivo.
Altro problema che attraversa tutti gli allevamenti è dato dalla necessità di alimentare i capi utilizzando le scorte invernali, cosa che si traduce in un sensibile aggravio dei costi e nella necessità di andare a reperire il fieno anche fuori dalla regione.
Ad aumentare lo stress degli animali e le spese delle aziende contribuiscono poi le difficoltà di abbeveramento a cui si tenta di sopperire con l’utilizzo di autobotti.
Mostrano segni di sofferenza i suini su cui è evidente il calo dell’accrescimento; gli avicoli che hanno ridotto la produzione di uova e le api che riducendo i voli raccolgono una quantità inferiore di polline e nettare.
Complici le condizioni meteorologiche generali, la situazione sta precipitando e i danni cominciano ad interessare anche le colture arboree.
Gli olivi mostrano pesanti segni di sofferenza con la “cascola” dei frutti; sulle viti i grappoli non si sono sviluppati e si nota un diffuso ingiallimento delle foglie. A questo punto, anche a fronte di un improvviso cambiamento delle condizioni, una parte della produzione resta inevitabilmente compromessa.
Se a questo si aggiunge lo sviluppo dei numerosi incendi, che, negli ultimi giorni, hanno colpito più punti della regione, andando a interessare anche le colture agrarie, risulta evidente che è necessario attivare un intervento urgente a sostegno delle imprese agricole.
Certi di un suo corte e sollecito riscontro, La salutiamo cordialmente.
Il Presidente Il Presidente Il Presidente
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Tulio Marcelli Stefano Bicocchi Giordano Pascucci
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