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24 Giugno 2015
COLDIRETTI GROSSETO: INTERVENTI IMMEDIATI PER RISPOSTE AGLI ALLEVATORI

Come anticipato sabato scorso e comunicato lunedì 22 giugno durante l’assemblea degli allevatori convocata dal presidente del Caseificio di Manciano, Carlo Santarelli, la Coldiretti di Grosseto, di concerto con la sede della Toscana, ha predisposto un documento, firmato dal presidente Francesco Viaggi e dal direttore Andrea Renna, che ha provveduto ad inviare a tutti i sindaci della Provincia, a tutte le associazioni di categoria, agricole e non e allo stesso presidente Santarelli, al fine di richiedere un incontro urgente e risposte definitive per gli impegni assunti e disattesi che riguardano:

  • La piena attuazione immediata del protocollo sottoscritto in merito alla cattura degli ibridi anche per la tutela delle biodiversità  e per la chiusura della fase di monitoraggio con i risultati emersi;
  • Rimozione dal territorio toscano di soggetti ascrivibili allo status di ibridi lupo X cane e relativa implementazione delle azioni e tale scopo correlate con distribuzione omogenea su scala regionale;
  • Rivisitazione della normativa, ad oggi in vigore in regione Toscana, in merito agli indennizzi e relativa notifica in C.E. Esclusione del sostegno concesso dal Reg (CE) 18 dicembre 2013, n. 1408/2013. “Regolamento della commissione relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea degli aiuti nel settore agricolo”.
  • Sostegno economico, come previsto dallo stesso Piano operativo 2014/2016 alle aziende agricole.

“Quanto accaduto a Manciano questa mattina – sottolinea il direttore Andrea Renna – dimostra la gravissima situazione che ha portato gli allevatori a scendere in piazza con le pecore senza vita.  Oltre a esprimere vicinanza e solidarietà  all’allevatore Masala dobbiamo intervenire insieme alle altre organizzazioni agricole e anche non agricole poiché il problema è sempre più di natura sociale e interessa l’intera collettività. Il documento è stato inviato a tutti i sindaci e alle organizzazioni agricole e non per essere sottoscritto. Subito dopo verrà consegnato al Prefetto e inviato in Regione per avere risposte in modo definitivo nel più breve tempo possibile”.
La necessità del settore zootecnico non è quella di ricevere un mero contributo, ma di non subire la perdita di bestiame e prodotto aziendale. Nel documento firmato da tutti i portatori di interesse il 10 giugno 2014 a Bruxelles, in cui al punto 3 della lista dei principi fondamentali, si riconosce l’importanza delle attività economiche come valori del territorio e il diritto della società di utilizzare il proprio ambiente.
La gravità della situazione determinatasi non permette ulteriori perdite di tempo ma urgenti e definitivi interventi che possano scongiurare manifestazioni incontrollabili causate dal gravissimo disagio degli allevatori, che facciamo nostro, e dalla disperazione come dimostrato anche dai fatti odierni accaduti a Manciano.

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