“I controlli che le capitanerie di Porto della Toscana sono chiamati ad effettuare sono giusti e sacrosanti ma non si dipingano i pescatori maremmani  per ciò che non sono” - così Andrea Renna Direttore Coldiretti Grosseto commenta gli articoli apparsi ieri sulla stampa locale – “ho ricevuto personalmente una ventina di telefonate di pescatori anche non nostri associati che hanno stigmatizzato il messaggio declinato nel leggere gli articoli che sembra far passare la categoria per scorretta e non rispettosa di tempi e modi per lavorare. Non lavoriamo mai nei giorni di festa, hanno detto i pescatori , è solamente mal interpretata la direttiva di non intraprendere il mare prima delle 24:00.  “A dirla tutta -sostengono gli imprenditori del mare - leviamo spazio alla nostra famiglia e quindi per primi non rischieremo di applicare con atteggiamenti sbagliati le disposizioni”.
In relazione, infine, ai quantitativi sequestrati sostengono i pescatori le informazioni obbligatorie per legge per la rintracciabilità come è stato dimostrato erano presenti.
“Non intendiamo discutere le giuste attività della capitaneria - ha concluso Renna – ma, a seguito delle segnalazioni ricevute, non possiamo davvero concordare nel voler dare alla categoria che con passione, sacrificio, professionalità e abnegazione si dedica alla pesca, un comitato di persone scorrette  e che infrangono le leggi poiché tutto ciò non appartiene neppure lontanamente ai nostri pescatori che, in un momento di crisi e difficile per l’economia, oltre a dare sostentamento alla proprie famiglie garantisce numeri discreti  in termini di occupazione l’indotto e è da sempre concorde nel rispettare obblighi e norme su rintracciabilità e etichettatura”.