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1 Aprile 2015
COLDIRETTI GROSSETO: AL VINITALY MAREMMA PRESENTE. NOVITA’ CONTRO LA BUROCRAZIA

Si pensava ad una manifestazione sotto tono ed invece al ritorno dal  Vinitaly gli imprenditori della Maremma ed i referenti delle strutture di cooperative non si sono lamentati più di tanto. “Indubbiamente a causa delle note difficoltà economiche molte strutture della nostra provincia – spiega il direttore Andrea Renna – non hanno potuto avere gli spazi delle passate edizioni e in molti casi neppure partecipare. Per questo Coldiretti Grosseto, direttamente dal proprio padiglione curato dalla sede nazionale,  presente a Verona, porterà in tre importanti cantine (la Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano, la Cantina I Vini di Maremma e la Cantina di Pitigliano) le novità che sono state presentate grazie a Domenico Bosco, responsabile vitivinicolo nazionale di Coldiretti. Un segno di attenzione ed importante per tutte le imprese che vorranno prendere parte alle riunioni. La nostra presenza al Vinitaly ha inteso rappresentare un segno di sostegno allo sforzo che tante aziende vitivinicole di eccellenza del nostro territorio stanno facendo per promuovere il vero Made in Italy e in Tuscany”. Per il vino decisiva è stata la svolta verso la qualità, che ha messo in moto nel settore un percorso virtuoso, in grado di conciliare ambiente e territorio con mantenimento e in alcuni casi crescita economica e occupazionale. Ora si guarda anche all’ormai imminente Expo 2015, che potrebbe portare nuove ed importanti opportunità grazie anche ai primi accenni di ripresa economica, con un aumento dell'1,9% delle vendite nella grande distribuzione rispetto all'anno precedente. Segnali positivi per i nostri vini anche dall’export con l’effetto traino del tasso di cambio favorevole con il dollaro”.
Colori, stile ed immagini tematiche hanno contraddistinto gli stand della Maremma con i propri inconfondibili tratti distintivi utili a rappresentare tutte le potenzialità del territorio
“Il vino è oggi – ha detto Francesco Viaggi, presidente Coldiretti Grosseto - una filiera eccezionale pensiamo a quanti sono impegnati direttamente in vigne, nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica, settore in grande sviluppo e oggetto al Vinitaly di adeguato ed apprezzato spazio apposito di Coldiretti”.  C’è quindi il mercato del benessere, ma poi anche l’editoria specializzata, la pubblicità, i programmi software e le bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione come vinacce e raspi.  Burocrazia dimezzata con l’arrivo del Testo unico sul vino. Spiegano dalla sede di via Roccastrada di Coldiretti Grosseto. Dopo il via libera al provvedimento per tagliare del 50 per cento il tempo dedicato alle pratiche, che sottraggono oggi alle imprese almeno 100 giornate di lavoro per soddisfare le 4000 pagine di normativa che regolamentano il settore, un altro passo contro la lotta alla burocrazia è stato fatto. Una novità importante, presentata al Vinitaly,che verrà spiegata nei tre incontri in programma in Maremma martedì prossimo che riprende le richieste di semplificazione avanzate da Coldiretti, riducendo gli oneri anche economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa. “Novità concrete che ci hanno visto impegnati in modo pragmatico – spiega Renna – da diversi anni e in perfetta solitudine ma con la grande forza delle imprese che rappresentiamo”.  Il Testo unico introduce un sistema di controlli virtuoso a vantaggio dei consumatori e nel rispetto del lavoro dei produttori basato su uno sportello unico degli adempimenti (attraverso il fascicolo aziendale) e verifiche a campione fondate sull’analisi dei rischi e rafforzati nella vigilanza sul mercato al consumo, che rappresenta da sempre l’anello debole del sistema.
Ma le novità - evidenzia Coldiretti - vanno anche nella direzione di un rafforzamento e tutela del prodotto locale e del made in Italy. In primis, l’inserimento per legge del vino e dei territori viticoli nel patrimonio culturale gastronomico e paesaggistico italiano, ma anche l’indicazione obbligatoria dell’origine per l’aceto. Prevista anche una maggiore trasparenza delle informazioni relative alle importazioni, alle aziende sanzionate ed ai codici Icqrf di identificazione delle aziende produttrici/imbottigliatrici, spesso utilizzati in sostituzione delle denominazioni aziendali complete, oltre alla costituzione di uno sportello unico per favorire e sviluppare le esportazioni. Si tratta di un ulteriore passo in avanti dopo i primi cambiamenti positivi ottenuti con il DL “Campolibero” convertito in legge nell’agosto scorso che ha già portato delle importanti semplificazioni.  Infatti per evitare duplicazioni e è stato già istituito il Registro unico dei controlli con inserimento anche delle attività svolte dagli organismi di certificazione e controllo, viene rivisto l’istituto della diffida con ampliamento dei casi di applicazione, si passerà ad una completa dematerializzazione dei registri di cantina, con semplificazioni a favore dei produttori fino a 1000 ettolitri e a chi trasforma esclusivamente le uve aziendali; è stato stabilito un esonero dalla tenuta dei registri per produttori fino a 50 ettolitri con annessa attività di vendita diretta e somministrazione.

COLDIRETTI GROSSETO: TRE INCONTRI IN MAREMMA PER ANALIZZARE PRESENTE E FUTURO DEL COMPARTO VITIVINICOLO ALLA LUCE DELLA PAC 
La nuova programmazione dell’Ocm Unica prevede lo smantellamento del sistema delle quote che coinvolgerà anche il sistema dei diritti di impianto dei vigneti. L’abolizione del vecchio ordinamento è prevista dal 31 dicembre 2015 e dal 1 gennaio 2016, i diritti di impianto saranno sostituiti da un regime di autorizzazioni che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2030. Anche di questo si discuterà in tre incontri che Coldiretti organizza in Maremma per martedì prossimo 31 marzo 2015. Gli appuntamenti sono presso la Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano, la Cantina I Vini di Maremma e la Cantina di Pitigliano. Ad illustrare le novità e per rispondere ai quesiti sarà presente direttamente dal Vinitaly appena conclusosi Domenico Bosco, responsabile vitivinicolo nazionale Coldiretti.
“Il vino nella riforma della Pac: competitività e semplificazione”, questo il titolo delle tre assemblee che come Coldiretti Grosseto – ha tra l’altro detto Andrea Renna, direttore della sede locale di Coldiretti – abbiamo inteso organizzare per dare risposte ai nostri produttori e più in generale a quanti avranno il piacere di partecipare agli incontri”.
Gli aspetti principali che emergono dalla riforma della Pac per il settore vitivinicolo saranno illustrati da Bosco così come tutte le novità che diventeranno realtà nel settore che in provincia ha numeri davvero importanti e significativi. A Grosseto  la Coldiretti, nelle ultime settimane, ha attivato uno sportello dedicato per tutti i produttori della Maremma che tra l’altro sta riscuotendo successo in termini di consensi. “Per rispondere al meglio alle esigenze dei produttori - ha aggiunto  Renna – abbiamo pensato con i nostri dirigenti ed in primis il presidente Francesco Viaggi  - di garantire anche questo ulteriore strumento. Adempimenti e scadenze vanno per tempo comunicati e diffusi tra i nostri soci e per questo abbiamo attivato questo tipo di consulenza mirata”. Il 31 Luglio 2015 in base alla delibera della Giunta della Regione Toscana n° 765 del 15 settembre 2014, scade la possibilità per le aziende vitivinicole di procedere all’allineamento dei vigneti (verifica delle superficie vitata aziendale in base alle foto aree anno 2013). Per tutte quelle aziende che non avranno proceduto alla verifica della superficie vitata in caso di anomalie saranno applicate le sanzioni previste dalla normativa vigente in materia di vigneti abusivi. Fatta chiarezza sulle etichette dei vini DOP e IGP, in base alla circolare del 31 Dicembre 2014 del Ministero delle Politiche Agricole che permette di mettere “in chiaro” la regione o la provincia di produzione dei vini. Questa novità è sicuramente una tutela per il consumatore e per gli stessi produttori ed è stata salutata con soddisfazione da parte della Coldiretti da sempre impegnata nella tutela dei consumatori tramite il progetto di Campagna Amica.
Per saperne di più tutti gli imprenditori agricoli per qualsiasi chiarimento possono recarsi presso la Coldiretti Grosseto allo sportello provinciale operante per il comparto vitivinicolo oppure si possono rivolgere agli sportelli CAA Coldiretti della Provincia di Grosseto presenti ad Arcidosso, Grosseto, Ribolla, Manciano e Sorano. Infine grazie al protocollo d’intesa sottoscritto con l’Unione Nazionale Vini e Coldiretti (unico soggetto firmatario) la Coldiretti tramite questo sportello seguito a livello provinciale da Leandro Ricca (leandro.ricca@coldiretti.it, 0564/438914) può garantire i seguenti servizi: valutazione della conformità legislativa delle etichette, supporto all’export, memorie difensive per contestazioni riguardanti etichettatura, fasi di produzione, documenti, registri, disciplinari e pratiche enologiche . Si tratta di un servizio mirato e professionalmente adeguato alle esigenze delle imprese che insieme agli sportelli per il piano di sviluppo rurale, per i pif e per i contributi di Ismea costituisce le novità più apprezzate che si sono concretizzate recentemente, con le quali si è anche risposto a quanto emerso nelle recenti riunioni di sezione che si sono tenute a macchia di leopardo, su tutto il territorio.

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