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16 Febbraio 2015
IMU: COLDIRETTI GROSSETO RIBADISCE L’APPELLO AI SINDACI PER UN SECCO NO ALLE SANZIONI E UN’ALIQUOTA MINIMA

Torniamo a fare un appello ai Sindaci della Maremma così come già fatto lo scorso 28 gennaio, affinché venga ridotta al minimo l’aliquota da applicare ai terreni agricoli nei comuni interessati dall’Imu, ma nell’immediato è anche necessario evitare le sanzioni nei casi di ritardato pagamento, quando è dovuto . E’ quanto chiede la Coldiretti dopo la scadenza del 10 febbraio nel sottolineare la necessità che venga rispettato lo Statuto del contribuente. “E’ peraltro necessario - sottolinea Coldiretti - evitare le incongruenze che esistono rispetto alle reali condizioni dei terreni coinvolgendo gli enti territoriali. Sono mesi ormai che sottolineiamo di aver fatto nostro il disagio di tutti gli agricoltori  che pagano l’Imu e di quelli che da quest’anno, purtroppo, inizieranno a pagarla”. “Il nostro auspicio – continua il presidente della Coldiretti di Grosseto, Francesco Viaggi – è quello che la tassa possa essere eliminata per tutti gli agricoltori. Coldiretti per questo, come da anni sta facendo, continuerà la battaglia nelle sedi proposte per dare equità ad un settore che nell’ultimo periodo vede aumentare la propria fiscalità che, in diversi casi, non è più da considerarsi di vantaggio rispetto all’ inasprirsi degli eventi atmosferici che colpiscono sempre di più le coltivazioni”. “Queste modifiche necessarie rafforzano la scelta equa e coraggiosa di mantenere l’esenzione per le imprese agricole professionali in tutte le aree svantaggiate riconoscendo il ruolo economico e di presidio territoriale di chi lavora e vive di agricoltura, - ha affermato il direttore della Coldiretti di Grosseto Andrea Renna - . Sono state  infatti individuate diverse categorie di comuni per l’esenzione dall’imposta. La prima categoria è quella dei Comuni totalmente montani, del tutto esenti dal pagamento mentre la seconda categoria riguarda i comuni parzialmente montani dove – conclude Renna - l'Imu non si applica solo se i proprietari dei terreni sono in possesso della qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale, oppure se i terreni agricoli sono stati dati in affitto o in comodato, dagli stessi soggetti qualificati di cui sopra, ad altri coltivatori diretti o a imprenditori agricoli professionali”.

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