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17 Luglio 2025
AGRICOLTURA. Nonostante le difficoltà, +7,1% l’occupazione dipendente a Pistoia

COLDIRETTI. Un settore vitale, purtroppo l’Ue va in direzione contraria

e taglia i fondi 20%. La mobilitazione continua

 “Nonostante le difficoltà dovute all’incertezza internazionale, all’aumento ormai ‘consolidato’ dei costi, e alla difficolta a reperire professionalità specializzate, il lavoro dipendente in agricoltura a Pistoia cresce e di tanto, toccando quota 2800 lavoratori dipendenti”. Così Coldiretti Pistoia commenta i dati Irpet, elaborati dall’associazione, relativi al primo trimestre 2025. “Per valutare il rilievo dell’agricoltura in provincia dal punto di vista occupazionale, con il vivaismo che ha un ruolo prevalente -continua Coldiretti-, occorre considerare anche il lavoro degli imprenditori agricoli e dei coadiuvanti familiari, che si aggiungono ai 2 mila e 800 dipendenti. “Quest’ultimi sono cresciuti del 7,1% nel primo trimestre 2025, rispetto ai primi tre mesi del 2024. Un dato doppio rispetto alla Toscana, dove i dipendenti agricoli nel periodo sono cresciuti del 3,5%”.

A livello provinciale -continua Coldiretti Pistoia- i dipendenti, considerando tutti i settori, sono cresciuti del 2,3%. In aumento anche l’occupazione dipendente in tutta la Toscana, ma di appena l’1,9%.

“Il dato del primo trimestre a Pistoia è in linea con l’andamento dell’occupazione dipendente in agricoltura tra il 2023 e il 2024 -spiega Coldiretti-. In tale periodo il numero dei dipendenti agricoli è aumentato del 7,7% (più 5,8% per l’agricoltura toscana e più 2,3%, considerando l’intero universo dei lavoratori pistoiesi)”.

“Nonostante l’auspicata innovazione nei campi, l’agricoltura si conferma un settore che può dare buona occupazione alle persone, su cui occorrerebbe puntare, con investimenti importanti. Purtroppo -spiega Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia-, la politica della Commissaria Europea, Ursula Von Der Leyen, va in direzione contraria. Il taglio del 20% delle risorse della Pac, appena presentato è un disastro annunciato”. Il nuovo Quadro finanziario pluriennale 2028-2034, prevede la diminuzione delle risorse della Politica agricola comune, con l’accorpamento delle risorse per lo sviluppo rurale in un fondo unico.

“Una direzione contro la quale i giovani agricoltori della Coldiretti hanno dato vita a una protesta pacifica nel centro di Bruxelles e di Roma -continua Tesi- con cartelli e grandi striscioni raffiguranti la presidente della Commissione che gioca con le stelle simbolo dell’Unione e le scritte ‘Benvenuti a Vonderland’ e ‘Questa non è Europa’”.

“Ora tocca ai capi di Stato e di governo che dovranno interrompere il loro silenzio e fermare questa pericolosa deriva autocratica – prosegue Coldiretti- ulteriormente dimostrata da questo bilancio folle. Un disegno mortale per l'agricoltura e per la tenuta democratica dell'Unione, che è sempre più sempre più lontana dai suoi popoli e sempre più vicina alla sua implosione”.

 

“Sotto le macerie di questa implosione – aggiunge Coldiretti Pistoia - resteranno le future generazioni i nostri figli e nipoti. Ma non finisce qui. La nostra mobilitazione resta forte e permanente, perché non ci rassegniamo a chi vuole togliere i soldi alle imprese agricole e al cibo sano per finanziare i carri armati e rovinare la salute dei consumatori, depotenziando un settore strategico per l'Europa e per l'Italia in particolare, come l'agricoltura e l’agroalimentare”.

“Abbiamo davanti due anni per combattere questa deriva – invita alla battaglia le imprese il presidente Tesi-, salvare gli agricoltori e scongiurare la fine del sogno europeo”.

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