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10 Settembre 2025
MALTEMPO: ESTATE DI NUBIFRAGI, SONO 13 (E 37 EVENTI ESTREMI)

Sono già 13 i violenti nubifragi che hanno colpito la Toscana in questa pazza estate segnata da 37 eventi estremi tra grandinate, tempeste di vento e piogge intense. Gli ultimi episodi hanno messo in ginocchio l’Isola d’Elba dove sono caduti oltre 150 mm di pioggia in poche ore, il secondo disastro in poche settimane dopo quello dello scorso 20 agosto e nella costa apuana con 166 mm scaricati in 24 ore sulla città di Carrara. Calamità sempre più frequenti nel periodo estivo come confermano i dati dell’European Severe Weather Database: l’estate del 2024 non era stata poi così diversa con 34 eventi intensi registrati. A dirlo è Coldiretti Toscana che sta seguendo con grande attenzione l’evolversi della nuova perturbazione che ha fatto scattare in regione l’allerta arancione. Sorvegliate speciali in questi giorni sono le colture più preziose della campagna toscana come l’uva, con la vendemmia dei bianchi e delle varietà precoci che prosegue a singhiozzo per via del maltempo, e le olive la cui raccolta partirà, nella zona della costa, tra la fine del mese e l’inizio di ottobre. Ma anche patate, mele e le ultime verdure estive in campo sono attenzionate.

“Siamo entrati nell’ultimo miglio per quanto riguarda la maturazione finale di uve ed olive. La vendemmia sta procedendo regolare con qualche difficoltà nei territori dove le piogge sono state più intense costringendo i viticoltori ad anticipare la raccolta per evitare la rottura o il danneggiamento delle bucce. – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – L’eccessiva presenza di acqua nel terreno potrebbe rendere più suscettibili i grappoli ad infezione ma anche abbassare il grado zuccherino che è determinante per l’identità dei nostri vini. L’attenzione è massima in vista della raccolta del sangiovese e dei vitigni rossi che costituiscono la base di Chianti, Montalcino, Montepulciano, Bolgheri. Considerazione a parte per l’olivo. La resa di questa stagione dipenderà proprio dalla quantità di pioggia le olive assorbiranno. Lo scorso anno per esempio, con tutte quelle precipitazioni, erano state basse. Le olive erano molto grandi ma piene di acqua da qui rese inferiori alla media soprattutto per le prime spremiture”.

L’agricoltura è il settore economico che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. – continua Coldiretti Toscana – Si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque. Servono – conclude Coldiretti Toscana – investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti.

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