Le cose buone sono sotto casa ma fare la spesa al supermercato è più comodo, facile, rapido e ci sembra anche più conveniente. Trovi tutto, sempre, durante tutto l’anno. Non esiste inverno, figuriamoci la stagionalità. Metti tutto dentro il carrello: carciofo turco, pasta con grano di semola canadese, pizza surgelata, merendine, bastoncini di pesce. Abbagliato dall’affare ti dimentichi di leggere l’etichetta di provenienza e della lista lunga come lo scontrino composta da emulsionanti, additivi, insaporitori, agenti anti-schiuma ed “ingredienti” artificiali che nemmeno ad Howarts saprebbero mettere insieme. La salute nasce a tavola si dice. Ma non sempre sappiamo o conosciamo cosa ci finisce: un po’ per pigrizia, un po’ per ignoranza, un po’ perché non vogliono farcelo sapere. Le battaglia per la trasparenza del cibo, dall’indicazione del paese di origine obbligatoria alla riscoperta della Dieta Mediterranea, è la stella polare della partecipazione di Coldiretti Grosseto alla Fiera del Madonnino in programma dal 25 al 27 al Centro Fiere di Grosseto.
A fare da contraltare all’immagine del carrello della spesa con traboccante di cibo a lunga conservazione e ortofrutta che ha fatto migliaia di chilometri per finirci, sono le facce ed i prodotti delle aziende agricole del mercato di Campagna Amica che, anche quest’anno, porteranno l’agricoltura a km zero, sincera e giusta, nel piazzale esterno del centro fieristico di Braccagni. I loro prodotti potranno essere anche apprezzati e gustati nell’area dello street food contadino. In menu pasta con grani locali, grigliate, fritture di pesce, fragole con la panna e molto altro.
“Porre attenzione all’etichetta, acquistare prodotti stagionali e riappropriarsi della Dieta Mediterranea che mette al centro le nostre campagne con benefici diffusi su ambiente, territorio, biodiversità: sono azioni che sostengono le imprese agricole ed agiscono positivamente sulla nostra salute aiutandoci a prevenire molte malattie a cui ci espongono i cibi ultra processati come l’obesità, il diabete, le malattie cardiovascolari, i tumori e tante altre patologie non trasmissibili. – spiega Simone Castelli, Presidente Coldiretti Grosseto – Mangiare bene e sano è meno complicato di quanto si possa pensare in un territorio come il nostro che vive di agricoltura. I nostri mercati, i nostri produttori, hanno questo scopo: stimolare i cittadini a mettere in pratica i principi della Dieta Mediterranea che in fondo sono semplici come dovrebbe esserlo il cibo che mettiamo in tavola”.
La parola d’ordine è semplicità (del cibo) soprattutto a tavola. E vale anche per l’etichetta, elemento chiave di trasparenza nei confronti dei consumatori e di difesa del reddito degli agricoltori schiacciati dalle importazioni sleali di prodotti a basso prezzo e di dubbia qualità che inondano il mercato. “Dobbiamo mettere in condizione il consumatore di scegliere consapevolmente cosa mangiare evitando che cada in tranelli ed etichette fuorvianti. – spiega ancora Castelli – Per farlo bisogna informarlo sui rischi che corre e per questo, sui cibi sintetici, abbiamo chiesto ed ottenuto all’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, di essere cauta nel rilascio delle autorizzazioni: siamo di fronte a prodotti sintetici di cui non conosciamo gli effetti sul medio lungo periodo per la nostra salute”. Per questo Coldiretti Grosseto sta raccogliendo un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini. Una battaglia che i visitatori della Fiera del Madonnino potranno sostenere: nell’area di Coldiretti, contraddistinta dal colore giallo, sarà infatti presente uno stand dedicato per informare e dare la propria adesione.
Mangiare locale è meglio perché è sano, sicuro, stagionale e sostenibile per il pianeta. Meglio perché sosteniamo gli agricoltori che si prendono cura della salute della nostra terra e così anche della nostra, della biodiversità.