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13 Settembre 2025
SCUOLA: MERENDE SPAZZATURA DENTRO DUE ZAINI SU TRE, ECCO GLI SPUNTINI SALVA-SALUTE PER STUDENTI TOSCANI IN VISTA RIENTRO

Non è uno zaino sano quello che migliaia di bambini toscani porteranno sulle spalle tornando a scuola lunedì. E la colpa non è certo dei libri ma degli spuntini di metà mattinata che si porteranno da casa o che troveranno nei distributori automatici. Nei loro zaini ci sono troppe merendine, patatine, snack ipercalorici, bibite zuccherate ed altre porcherie ultraformulate: merenda spazzatura che crea dipendenza consumata da due bambini su tre (63,3%) che può ostacolare la crescita armonica dei nostri figli tanto da rappresentare una vera e propria emergenza sanitaria.

Del resto è più facile, veloce e meno conflittuale “mettere una merendina nello zaino” che provare a proporre pane e marmellata, frutta a pezzi, crostate, torte di verdure, yogurt, succhi di frutta senza zuccheri aggiunti e conservanti. In soccorso dei genitori (e dei figli) sono saliti in cattedra a Firenze le cuoche ed i produttori di Campagna Amica di Coldiretti che al nuovo mercato di Porta San Frediano hanno proposto le merende salva-salute.

Una iniziativa, in vista del ritorno sui banchi, per promuovere uno stile di vita più salutare stimolando i genitori a fare più attenzione alla qualità, alle proprietà nutrizionali e alla provenienza degli alimenti che mettono nei loro zaini e che portano in tavola ogni giorno. “La colazione così come la merenda sono due momenti importantissimi nelle abitudini alimentari dei nostri figli. Momenti che richiedono consapevolezza, impegno e condivisione di tutta la famiglia. I nostri mercati, in questo senso, sono insieme a luoghi di vendita diretta per i nostri produttori, luoghi di educazione alimentare. – spiega Michela Nieri, Delegata Donne Coldiretti Toscana – L’invasione di alimenti confezionati, realizzati aggregando insieme anche quindici-venti ingredienti come additivi, addensanti, zuccheri, grassi non risparmia nemmeno i nostri ragazzi e ragazze che sono i consumatori più vulnerabili. L’obesità infantile, insieme ad una serie di malattie croniche che interessano la salute gastrointestinale, metabolica, respiratoria e cardiovascolare, sono correlate al consumo di questi alimenti dannosi”.

A fare da contraltare alle cattive abitudini alimentari di piccini (e grandi) al mercato di Campagna Amica è stato allestita la prima esposizione dedicata alle merende anti-obesità. Rompi digiuno cucinati, preparati e proposti dai cuochi contadini che per tutta la mattina hanno fornito suggerimenti e consigli ai genitori ma anche ai nonni - sempre più coinvolti nella gestione dei nipoti. “L’ostacolo più diffuso è la resistenza dei bambini a mangiare frutta e verdura ed altri alimenti che non siano le solite merendine. La preparazione di questo pasto va condivisa, anche con tono giocoso, con loro spiegandone i benefici e l’importanza di variegarli. – spiega ancora Michela Nieri – Cucinare o confezionare alternative salutari alle classiche merendine è meno impegnativo di quello che si possa pensare, in alternativa è sempre meglio preferire alimenti naturali, non trasformati o poco trasformati, di origine agricola e preferibilmente stagionali”.

Le merende che fanno bene. Le alternative ci sono e sono alla portata di ogni genitore. Merendine e patatine fritte possono essere sostituite, per esempio, dal “pane goloso” come pane e marmellate, pane e prosciutto, pane e formaggio o con il miele, chips di frutta disidratata, crostate di frutta, biscotti con farine naturali, torte di verdure rese con le varietà preferite, yogurt e snack di verdure crude (o bollite) di stagione ed ancora frutta secca che da energia così come bibite zuccherate e gassate dovrebbero essere abbandonate per latte, succhi di frutta e spremute. Tutti alimenti che non sono presenti nei distributori automatici delle scuole come la verdura, lo yogurt ed il latte mentre altri lo sono raramente come la frutta (4,2%) ed i succhi di frutta 100% (12,5%) mentre sono presenti largamente snack salati (45,8%) e dolci (50%).

Il quadro preoccupante. Secondo dati di Okkio alla Salute un bambino toscano su quattro è sovrappeso o obeso; uno su tre (32,6%) esce di casa senza aver fatto una colazione adeguata ma ancora più preoccupante è il dato sul consumo di frutta e verdura che assicurano l’assimilazione di fibre, vitamine e carboidrati e che è molto lontano dalle cinque porzioni al giorno: il 77,9% dei bambini consuma frutta e/o verdura “almeno una volta al giorno”, e tra questi solo il 5,1% assume le 5 porzioni quotidiane raccomandate dalle linee guida, ben il 22,1% dei bambini toscani non consuma quotidianamente questi alimenti. Percentuale che si abbassa con la verdura (19,3%) e sprofonda con i legumi con il 42,5% dei bambini che non li consuma mai. Le cattive abitudini alimentari sono anche un peso per le tasche di tutti i cittadini con il costo sociale e sanitario del sovrappeso ammonta a 289 euro a testa l’anno. A dare la misure dell’emergenza è anche la preoccupazione dell’80% dei genitori che invocano un grande piano pubblico nazionale per tutelare la salute dei propri figli. Secondo il rapporto Censis Coldiretti infatti quasi un genitore su due (48%) si è reso conto del fatto che i propri figli appena possono scelgono cibi ultra-trasformati. I divieti imposti non sempre funzionano.

I contadini nelle scuole. La prima campanella segna anche il ritorno dei docenti-contadini nelle scuole della Toscana con il progetto promosso da Coldiretti Toscana, Donne Coldiretti e Campagna Amica “Lo sv

 

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