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4 Aprile 2014
A Viva la Terra i maremmani mostrano il valore ambientale del loro lavoro. Viaggi: Tuteliamo il territorio, non ci emarginate.Al centro dell’expo di Carrara la filiera silvo pastorale minacciata dai

“Metteremo al centro di questa due giorni espositiva la buona volontà dei nostri agricoltori, il loro attaccamento alla terra e l’amore per una attività il cui effetto collaterale è quello di mantenere ambiente e contesto sociale in equilibrio”. Così presidente di Coldiretti Grosseto, Francesco Viaggi, in merito alla partecipazione della Maremma a ‘Viva la Terra’, primo salone regionale della agricoltura, che si svolge domani e domenica a Carrara (5 e 6 aprile)  sotto l’egida della Regione Toscana. “In particolare – prosegue Viaggi – metteremo in evidenza il corto circuito che l’esplosione incontrollata di selvatici e predatori ha causato a discapito dei terreni cosiddetti marginali. A fronte infatti di una crescente qualificazione della nostra filiera originata dall’allevamento ovino, i continui attacchi subiti dalle greggi hanno talmente danneggiato l’attività pastorale da creare un evidente squilibrio tra domanda e offerta. Insomma, in un periodo di crisi abbiamo produzioni che il mercato apprezza e richiede, ma che divengono un bene scarso nostro malgrado. E noi, di fatto, paghiamo una ‘doppia tassa ambientale’: quella che ci obbliga a ‘nutrire’ i selvatici, sottraendo risorse alle nostre famiglie, e quella, che successivamente si spalma su l’intera collettività, originata dalla chiusura delle aziende e dal conseguente abbandono di territori (pensiamo solo al dissesto idrogeologico) che si marginalizzano”.  
In questo contesto Coldiretti Grosseto vuol rendere la due giorni di Viva la Terra una occasione di riflessione e informazione sull’attività silvo pastorale il cui rilievo sociale, oltre che economico, debba risultare chiaro a tutti. “Per quanto riguarda la questione dei predatori – spiega Viaggi – illustreremo gli step attuativi del ‘Medwolf’, un progetto promosso dalla Provincia di Grosseto e finanziato dalla Comunità europea, volto alla riduzione del conflitto tra la presenza del lupo e l’attività dell’uomo, per la prima volta in collaborazione tra associazioni di categoria, associazioni ambientali, istituzioni e centri di ricerca. Inoltre – prosegue – ci saranno degli stand per mostrare la vita e l’interazione col territorio degli allevatori, con laboratori didattici dedicati alle scuole dove i ragazzi potranno vedere come si preparano formaggi ed altri derivati del latte. Molto interessante, infine, sempre nell’ottica del mantenimento delle aree rurali marginali, il laboratorio di una nostra azienda del Monte Amiata, che realizza olii essenziali e altri preparati d’erboristeria, avendo recuperato grazie alla coltivazione di piante officinali diversi ettari di terreno abbandonati da oltre trent’anni”.
A Viva la Terra il talento degli agricoltori maremmani per le produzioni tradizionali di qualità a ‘filiera corta’ sarà illustrata inoltre dalla presenza di aziende e cooperative che producono vini, formaggi, olio di oliva, ortofrutta e trasformati.

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