Al via sabato alle 11, nella sala riunioni di Coldiretti Grosseto, gli incontri con i candidati locali alle elezioni regionali. I primi ad incontrare gli agricoltori e i loro rappresentanti saranno gli esponenti del Partito Democratico. Gli incontri si concluderanno il 20 marzo, con i candidati del Pdl.
Tutti gli incontri introdotti dal presidente di Coldiretti, Francesco Viaggi, avranno come filo conduttore la necessaria riconquista di un ruolo centrale dell’agricoltura, rivelatasi determinante, tra le altre cose, per le importanti risposte che sa dare a livello economico, di sicurezza alimentare, di caratterizzazione paesaggistica e di tutela ambientale.
Per Coldiretti il primo problema dell’agricoltura consiste nella necessità di restituire al settore primario un adeguato potere contrattuale nella filiera agroalimentare rispetto agli altri attori del sistema. Secondo problema quello della contraffazione alimentare che occupa illegittimamente cinque volte il mercato agroalimentare complessivo. Un terzo problema - strutturale e particolarmente sentito in Toscana – l’inefficienza delle filiere lungo le quali, fatta salva qualche rara eccezione, si assiste a processi destrutturati, slegati dal territorio e dalle produzioni locali. In questo contesto, la Toscana, più di altre regioni, rischia di trasformarsi in una semplice “piattaforma” logistica, per il transito di prodotti agroalimentari che aspirano ad essere “toscanizzati” ai fini della valorizzazione commerciale.
Le dinamiche dei prezzi alla produzione dei prodotti agricoli degli ultimi anni, la crisi economica e finanziaria, gli scenari che andranno a modificarsi dal 2013 con la fine della attuale Politica agricola comunitaria, impongono politiche locali volte ad assicurare le condizioni perché le imprese agricole possano essere competitive sul mercato in un contesto generale di sviluppo sostenibile.
Competitività e sostenibilità dovranno essere i due riferimenti su cui impostare le politiche di settore, facendo leva su uno stretto legame con il territorio e sull’origine dei prodotti “made in Tuscany”. Per Coldiretti c’e bisogno di sviluppare filiere locali “toscane” in grado di trasferirne e valorizzarne i valori distintivi sui mercati. Filiere in cui tutti i processi devono avvenire nel territorio regionale, dalla produzione alla trasformazione, a vantaggio non solo degli agricoltori ma di tutta l’economia, dell’ambiente e dei consumatori. A questo proposito il presidente Viaggi inviterà i futuri rappresentanti maremmani all’Assemblea regionale a esprimersi sulla necessità di sostenere la “filiera corta” dell’agroalimentare, lo sviluppo delle “agrienergie” da fonti rinnovabili e la microgenerazione (anche in relazione con le difficoltà in merito offerte da certe rigidità del Piano territoriale di coordinamento), il sistema dei Consorzi agrari, la Cooperazione agricola, l’agriturismo (con la necessaria approvazione del decreto attuativo della nuova legge regionale in materia). Sul tavolo dell’agenda politica regionale, inoltre, Coldiretti intende porre le tematiche relative alla riforma normativa delle bonifiche, tenendo in conto il ruolo determinante di tutela del territorio esercitato dai Consorzi, alla adozione di una legge regionale che permetta l’orientamento e il sostegno del consumo di prodotti agricoli del territorio, e all’ormai annosa questione dei danni provocati alle aziende rurali da animali selvatici e da predatori.
“Si tratta di stimolare gli strumenti della pubblica amministrazione – sintetizza il presidente Viaggi - perseguendo obiettivi di semplificazione e maggiore efficienza. L’esperienza degli ultimi anni ha messo in evidenza grossi problemi di operatività, che si sono scaricati sulle imprese ed in particolare su quelle più dinamiche che si innovano ed investono. Da qui la necessità di intervenire strutturalmente sull’intero sistema”.
