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29 Settembre 2011
CACCIA AL CINGHIALE – Molte le novità approvate ieri dalla Giunta provinciale

Marras: «Aumentano le segnalazioni dei danni provocate dai cinghiali alle colture agricole. Possibile la caccia in forma singola nei terreni non vocati a partire dal 1° ottobre»
Considerato che nel corso del 2011 c'è stato un sensibile aumento delle segnalazioni di danni alle colture agricole causati dalla sovrabbondanza di cinghiali, nello scorso luglio il Consiglio provinciale aveva approvato l'anticipo della caccia al cinghiale in battuta nel territorio non vocato a partire dal 23 ottobre, e la caccia in forma singola nel territorio non vocato a partire dal 1° ottobre.

«Nel 2009 - spiega il presidente della Provincia Leonardo Marras - si è avuto il minor importo di danni mai registrato nel corso degli ultimi 12 anni e nel 2010 la situazione si è mantenuta sotto controllo. Ma nel corso del 2011 si sta verificando un aumento dei danni, anche se conosceremo l'importo totale solo nel 2012. Da qui la decisione concordata con agricoltori e cacciatori, interessati alla gestione delle popolazioni di cinghiale, di allungare il periodo di caccia. Se infatti si può intervenire con i contenimento durante tutto l'anno, è tuttavia vero il controllo delle popolazioni è sicuramente più efficace durante il periodo della caccia».

Nella giornata odierna (mercoledì 28) la Giunta Provinciale ha quindi provveduto a definire ambiti territoriali, tempi e modalità di svolgimento della caccia in forma singola nel territorio non vocato.

Va ricordato che nelle Linee guida di aggiornamento del Piano faunistico recentemente approvate, si stabilisce che nel territorio non vocato alla presenza del cinghiale l'obbiettivo da perseguire è l'eradicazione della specie, dato che è appunto incompatibile con le colture agricole, le altre specie selvatiche e l'ambiente.

Caccia in forma singola

Le modalità di svolgimento della caccia al cinghiale nel territorio non vocato sono le seguenti:

- Nel periodo 1° ottobre 2011 - 30 gennaio 2012 in tutte le aree esterne i singoli cacciatori che si renderanno disponibili nei confronti degli Ambiti territoriali di caccia (Atc) a realizzazione opere di prevenzione dei danni mediante difese passive, possono cacciare il cinghiale. Sono da escludersi le aree di influenza dei distretti e tutti gli istituti pubblici e privati ad eccezione delle Aree faunistiche venatorie (Afv).

- Le modalità di svolgimento dell'attività venatoria prevedono che il cacciatore operi singolarmente, anche con l'uso di propri cani, senza la collaborazione di altri cacciatori singoli. L'uso del cane non è consentito nel mese di gennaio.

- Durante l'esercizio della caccia al cinghiale in forma singola il cacciatore deve indossare giubbetto o altro indumento ad alta visibilità.

- Possono esercitare la caccia al cinghiale in forma singola tutti i cacciatori aventi diritto di accesso all'Atc.

Contributo di 10 € a carico dei cacciatori

La Giunta provinciale ha anche stabilito in 10 € il contributo che i cacciatori iscritti alle squadre di caccia al cinghiale o alla caccia di selezione a cervidi e bovidi pagano all'Atc per la realizzazione del piano di gestione e prelievo.

Questa novità è dovuta alle modifiche introdotte dal nuovo Regolamento regionale in materia faunistico-venatoria, che ha intestato alla Provincia questa competenza (fino all'anno scorso dell'Atc). L'obiettivo è di uniformare il contributo nei tre Atc provinciali, considerato che molti cacciatori residenti sono iscritti a più Atc grossetani, i quali fin ora avevano stabilito contributi diversi.

La quota potrà essere maggiorata dall'Atc per motivi gestionali e potrà altresì essere aumentata per i cacciatori non residenti nei comuni della Provincia.

Alta novità introdotta dal regolamento regionale sono le cosiddette "disposizioni provinciali" per l'assegnazione delle aree di battuta alle squadre di caccia al cinghiale:

- I metodi di assegnazione delle aree di battuta possibili sono: sorteggio giornaliero, rotazione programmata e assegnazione diretta.

- L'eventuale assegnazione diretta delle aree di battuta alle squadre presuppone l'accordo dei tre quarti dei partecipanti alle battute nella precedente stagione venatoria, con arrotondamento al numero intero superiore.

- Spetta al competente ufficio della Provincia stabilire se i piani annuali di gestione da parte dei distretti non sono stati rispettati, per mancata realizzazione e/o aumento dei danni nell'area circostante i distretti rispetto all'anno precedente, e di conseguenza sospendere l'assegnazione diretta e decidere in merito all'assegnazione delle aree di battuta.

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