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27 Giugno 2025
CALDO: CONTRO ALLERTA PIU’ VERDE URBANO, ABBASSA TEMPERATURE CITTA’. REGIONE AI PRIMI POSTI PER RAPPORTO CEMENTO-CALORE

Potenziare e riqualificare la presenza di verde urbano nelle città, con parchi e giardini, potrebbe permettere di abbassare le temperature medie di 1,5 gradi, con effetti benefici sulla salute delle persone e sulla vivibilità dei centri, oltre che sull’inquinamento. E’ quanto afferma Coldiretti Toscana, in merito agli effetti delle alte temperature che questo fine settimana raggiungeranno, in molte città della regione, anche i 37°- 38° secondo le previsioni del Lamma.

La presenza di aree arborate influisce positivamente sul clima urbano e sulla qualità della vita dei cittadini: le temperature rilevate sono infatti inferiori rispetto alle aree con vegetazione scarsa o assente. La Toscana è tra le prime dieci regioni italiane dove questo differenziale è più marcato secondo l'Ispra. Nella nostra regione, secondo l’ultimo rapporto sul consumo di suolo elaborato dall’Ispra confrontando le temperature medie diurne estive rilevate nelle diverse classi di densità di costruito è di quasi 10 gradi. I livelli di calore oscillano tra i 40,5° delle aree fortemente urbanizzate ed i 30,9° di quelle rurali.

Esemplificativo è il caso del capoluogo Firenze. Laddove la percentuale di consumo di suolo è più elevata lo sono anche le temperature di superficie che registrano un differenziale tra i 44,1° delle aree urbanizzate dove la percentuale di consumo di suolo ha raggiunto il 77% e le aree rurali dove invece la colonnina si ferma poco al di sotto dei 38° a fronte del 22,8% di territorio cementificato.

Il verde urbano diventa così un alleato fondamentale per la salute e la qualità della vita nelle città, anche dal punto di vista della lotta all’inquinamento. Secondo un’analisi Coldiretti Toscana, una pianta adulta può assorbire tra i 100 e i 250 grammi di polveri sottili presenti nell’aria, mentre un ettaro di vegetazione riesce a sottrarre fino a 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno. Tra le specie autoctone più efficaci contro l’inquinamento atmosferico figurano alberi come farnia, leccio, carpino bianco, acero campestre, tiglio, frassino maggiore e pioppo, oltre ad arbusti come rosa canina, alloro, ligustro, corniolo e biancospino.

Ma puntare sui piani di forestazione urbana – conclude Coldiretti Toscana - potrebbe avere un effetto positivo anche dal punto di vista economico. Secondo un’analisi Cnr, a fronte di un euro investito nel verde, ne possono rientrare in benefici ecosistemici da 1,3 a 3,07 euro.

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