Capannoni e stalle scoperchiate, olivi “spezzati” in due e danni alle strutture agricole nella zona di Meletello, Pitigliano, Sorano e Manciano, in maremma, dopo il passaggio di una improvvisa tromba d’aria nella notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 settembre. Il violento nubifragio con venti fino a 110 km/h hanno provocato molti disagi alla comunità ma per fortuna nessuno si è fatto male. Dall’inizio dell’anno sono sette gli eventi estremi che hanno interessato la provincia di Grosseto secondo i dati Eswd (European Severe Weather Database). E’ il risultato del monitoraggio effettuato da Coldiretti Grosseto sulle conseguenze del maltempo in Toscana con rovesci di forte intensità, locali grandinate e forti raffiche di vento che hanno causato allegamenti, cadute di alberi e molti disagi ai cittadini. Diverse le aziende danneggiate dal passaggio della tromba d’aria che in pochi minuti ha fatto volare via le coperture di una stalla dove non era presente il bestiame e di alcuni capannoni, spaccato in due alcuni alberi di olivo secolari, sradicato alberi e pali oltre a danni alle strutture agricole e alle abitazioni.
“Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – spiega il Presidente di Coldiretti Toscana e Delegato Confederale Coldiretti Grosseto, Fabrizio Filippi – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. Per l’agricoltura maremmana l’estate 2022 sarà ricordata come una delle più difficili e complicate della storia caratterizzata anche da numerosi e gravi incendi”.
Per Milena Sanna, Direttore Coldiretti Grosseto “la sempre più frequente ricorrenza degli eventi estremi sta arrecando ulteriori danni alle colture che in questi mesi sono state messe a dura prova dalla siccità e dalle prolungate ed asfissianti temperature record. La preoccupazione è ora per il settore vitivinicole e per quello olivicolo: in questi giorni è in corso la vendemmia, poi toccherà alla raccolta delle olive. Eventi imprevedibili e violenti come quelli che si sono abbattuti in queste settimane sulle nostre campagne rischia di aumentare ulteriormente i danni e le perdite di un comparto che tra siccità ed incendi ha perso il 30% della produzione stagionale”.