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22 Dicembre 2015
COLDIRETTI GROSSETO: OLTRE 400 LE FIRME PER LA PETIZIONE DELLA PIZZA COME PATRIMONIO DELL’UNESCO RACCOLTE AL “PIZZA DAY”

Molte sono state le firme raccolte per  l’iscrizione come patrimonio dell’Unesco dell’arte della pizza. Coldiretti è  uno dei sostenitori più convinti dell’iniziativa, per questo come Coldiretti Grosseto, con il patrocinio del Comune di Grosseto, ha organizzato una giornata dedicata alla raccolta delle firme a sostegno dell’Arte della pizza in Piazza Dante 18 alla pizzeria “Gusti in Piazza” a Grosseto, per degustare la vera pizza locale km 0. Nell’occasione, tra l’altro, è stata presentata la PIZZA DI CAMPAGNA AMICA GROSSETO realizzata con prodotti a km 0 dei produttori del circuito di Campagna Amica. Molti i presenti tra cui il vicesindaco del comune di Grosseto Paolo Borghi, l’assessore al comune di Grosseto Giancarlo Tei, il sindaco di Castiglione della Pescaia Giancarlo Farnetani, il presidente del Consorzio 6 Toscana Sud Fabio Bellacchi, il presidente del Consiglio comunale di Grosseto Paolo Lecci, oltre al direttore di Coldiretti Grosseto Andrea Renna e il neo presidente di Coldiretti Grosseto Marco Bruni, oltre a molte altre persone.  “Adesso la campagna per la raccolta firme  a sostegno dell’Arte della Pizza continua – afferma Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto- , dopo le iniziative a sostegno in Italia e nel mondo, culminate nella giornata dedicata alla pizza durante EXPO. L’obiettivo è quello di raggiungere entro le festività natalizie il numero più alto possibile di firme e per questo abbiamo organizzato l’evento in cui siamo stati presenti con i nostri soci e le autorità”. “Iscrivere quest’Arte nella Lista Rappresentativa significa, infatti, - afferma Marco Bruni, il nuovo presidente di Coldiretti Grosseto - riconoscere il valore di una tradizione sostenibile, attenta alla naturalità che parla di materie prime legate ad un vero amore e rispetto per la terra, di ingegnosità di uomini e donne che volevano trovare modi gustosi per nutrire le proprie famiglie e la propria comunità”. Tale candidatura risponde pienamente alle sollecitazioni dell’UNESCO che, soprattutto negli ultimi anni, ha richiesto agli Stati di candidare pratiche ed elementi, esempi di sviluppo sostenibile, di integrazione, e di dialogo sociale.

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