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12 Luglio 2017
COLDIRETTI GROSSETO: PER IL CALDO SOS PER ALLARME SICCITA’ E INCENDI

Sos in città e nelle campagne per il week end bollente che segue un mese di giugno che si è classificato come il secondo piu' caldo mai registrato in Italia dal 1800 in cui sono anche cadute il 53% di precipitazioni in meno,
creando un mix esplosivo per la siccità e gli incendi che si moltiplicano
lungo purtroppo molte zone della Maremma. Questo emerge da una analisi della
Coldiretti sulla base delle rilevazioni Isac Cnr che evidenziano una
temperatura nel mese di giugno 2017 superiore di ben 3,22 gradi la media di
riferimento. Una anomalia che - sottolinea la Coldiretti - è la peggiore da
217 anni se si fa eccezione del 2003, anno storico per il caldo e la
siccità. In città - spiegano il direttore di Coldiretti Grosseto, Andrea
Renna - cresce l' allarme per i colpi di calore soprattutto per le persone
piu' a rischio come gli anziani ed i bambini che per difendersi devono
evitare di uscire di casa nelle ore piu' calde, fare bagni e docce con acqua
tiepida frequenti o bagnarsi viso e braccia con acqua fresca, limitare
l'attività fisica, bere frequentemente acqua e consumare frutta e verdura.
Nelle campagne si aggrava invece il conto dei danni provocati dagli incendi
e dalla siccità con gli agricoltori lungo praticamente quasi tutta la
Maremma che con il grande caldo - continua Renna - devono ricorrere dove
possibile all'irrigazione di soccorso per salvare le coltivazioni, dagli
ortaggi alla frutta, dai cereali al pomodoro, ma anche i vigneti e il fieno
in modo particolare per l'alimentazione degli animali per la produzione di
latte per formaggi tipici. Il conto dei danni cresce ogni giorno di più
nelle campagne interessate per oltre i 2/3 da una situazione di grave crisi
idrica. L'assenza di piogge sta condizionando tutti i settori agricoli, con
perdite nella produzione di oltre il 50%, con punte del 70% nel caso del
mais e quelle di foraggi, ortaggi, pomodoro e frutta sono diminuite fino al
60%. Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per
promuovere l'uso razionale dell'acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione
a basso impatto e l'innovazione con colture meno idro-esigenti. Ma -
continua Coldiretti - non deve essere dimenticato che l'acqua è essenziale
per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la
sopravvivenza del territorio e la competitività dell'intero settore
alimentare. Di fronte alla tropicalizzazione del clima - sostiene Coldiretti
- se vogliamo continuare a mantenere l'agricoltura di qualità, dobbiamo
organizzarci per raccogliere l'acqua nei periodi più piovosi con interventi
strutturali che non possono essere più rimandati. Occorrono - conclude
Coldiretti - interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio
delle acque con le opere infrastrutturali, creando bacini aziendali e
utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere
l'acqua piovana, alla Regione abbiamo chiesto misure straordinarie così come
continua ad essere straordinario ciò che sta accadendo - conclude Renna.

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