Se non cambieranno le norme, entro il 26 gennaio l’Imu sui terreni agricoli verrà applicata in ben 18 comuni su 28 della provincia di Grosseto. Fino ad oggi solo 4 comuni della provincia pagavano l’imu agricola, adesso solo i terreni dei comuni con altitudine sopra i 600 metri saranno esenti (Arcidosso, Castell'Azzara, Castel del Piano, Santa Fiora, Semproniano e Montieri). Per quanto riguarda i terreni dei comuni con altitudine tra 281 e 600 metri saranno esenti solo se di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, mentre tutti quelli inferiori a 280 metri saranno oggetto di imposta. Il pagamento infatti non dipende più dalla posizione dei terreni aziendali in montagna, ma dall’altitudine in cui si trova il comune. “Una norma che Coldiretti ha più volte denunciato in quanto crea una inspiegabile disparità di trattamento tra terreni confinanti ma ricadenti all’interno di Comuni diversi con differenti altitudini. – afferma Andrea Renna, direttore Coldiretti Grosseto – Peraltro dobbiamo aspettare il pronunciamento del Tar del Lazio atteso il 21 gennaio sulla conferma della sospensione del pagamento dell’Imu nelle zone montane, adottata dallo stesso Tar il 23 dicembre scorso”.
“Ci auguriamo che si arrivi ad un provvedimento chiaro che non penalizzi zone disagiate, evitando un’altra fuga di imprenditori agricoli dalle zone montane” ha detto Francesco Viaggi, presidente Coldiretti Grosseto.
La categoria, inoltre, che l’Imu agricola mette più in difficoltà è quella dei pensionati, i quali sono una risorsa ma costituiscono la parte più vulnerabile della popolazione che si trova a fare i conti con la crisi economica e con pensioni spesso al di sotto dei 500 euro mensili. Risulta chiaro che in questa situazione, l’applicazione dell’Imu sui terreni di montagna, dove la popolazione è in maggioranza costituita da persone anziane, ha conseguenze ancora più gravose, in quanto può provocare uno spopolamento dei paesi in collina e in montagna.