La questione ambientale coinvolge la persona umana, la sua dignità e la sua libertà, perché l’ambiente naturale costituisce un patrimonio dell’umanità, “un’eredità comune, i cui frutti devono essere a beneficio di tutti”. Sviluppo sostenibile vuol dire che lo sviluppo economico attuale non deve mettere in pericolo le possibilità di crescita delle generazioni future, ma, per i cattolici, la sostenibilità è un imperativo categorico di responsabilità che tutti noi abbiamo nei confronti del creato e dei nostri fratelli e richiede un’attualizzazione della destinazione universale dei beni, della solidarietà e del bene comune. Per queste ragioni, il principio di sostenibilità esige un legame tra la lotta globale alla povertà, la compatibilità economica e l’efficienza economica nello sviluppo sociale. Sono le parole con le quali i responsabili della comunità di Siloe (Cinigiano - Grosseto) illustrano la filosofia della giornata di studio, che si svolgerà domenica prossima (5 settembre) dalle 10 alle 13 nel loro Monastero. Una giornata, organizzata con Coldiretti e Greenaccord, nell’ambito delle iniziative che il Monastero dedica alla “Custodia del Creato” fino al 25 settembre.
Il convegno, introdotto da Padre Stefano Piva e da Alfonso Cauteruccio di Greenaccord, sarà moderato da Stefano Masini della direzione nazionale di Coldiretti. Tra le relazioni, “Equilibri del Creato e tempi e modi dell’esistenza” di Giovanni Maria Fara (Eurispes), “Profili ecnomici di sostenibilità” di Laura Castellucci (Università di Tor Vergata), e di Augusto Martinelli (Università di Firenze), e “Profili giuridici del principio di sostenibilità” di Francesco Adornato (Università di Macerata). Dopo le relazioni intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Salvatori, e conclusioni di S.E. Franco Agostinelli, Vescovo di Grosseto.
“E’ il rispetto per la vita e, in primo luogo, per la dignità della persona umana – spiegano gli organizzatori del Convegno - la fondamentale norma ispiratrice di un sano progresso economico, industriale e scientifico” perché “tutti siamo veramente responsabili di tutti”.
Le politiche ambientali devono essere ispirate oltre che all’obiettivo di preservare l’ecosistema, anche, soprattutto ad elevare la qualità della vita umana e la sostenibilità esige che le dinamiche di produzione e di consumo siano informate ad un principio di solidarietà: i frutti della terra e della creazione devono essere amministrati secondo giustizia e devono essere messi a disposizione di tutte le generazioni. “La tutela ambientale traduce – sottolineano i membri della Comunità di Siloe - la nostra vocazione ecologica, perché l’impegno del credente per un ambiente sano e per un equilibrato rapporto tra fattori di sviluppo economici e sociali, nasce direttamente dalla sua fede. E’ oggi un dovere urgente, per i cristiani, essere riconciliati con tutta la creazione e assumere con fede la responsabilità di custodi dei doni di Dio”. Al termine dei lavori Coldiretti offrirà a tutti i partecipanti un pranzo con prodotti a chilometro zero.
2 Settembre 2010
“Custodisci questa terra”: Dallo sviluppo sostenibile allo sviluppo responsabile, un convegno a Siloe organizzato da Coldiretti