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30 Settembre 2025
ELEZIONI REGIONALI: AGRICOLTURA E CIBO PILASTRI PROSSIMA LEGISLATURA, PRESENTATO A GIANI E TOMASI MANIFESTO “L’ORGOGLIO DI COLTIVARE IL FUTURO”

Dal rafforzamento dell’assessorato all’agroalimentare con poteri speciali per la gestione delle crisi di comparto alla semplificazione delle norme e delle procedure di accesso ai bandi, dalla definizione di tempi certi per l’erogazione di rimborsi e contributi all’istituzione di un fondo rotativo a sostegno delle imprese per facilitare l’accesso al credito, dalla difesa del Made in Tuscany, come patrimonio unico e non delocalizzabile fino alla conferma dell’impianto del nuovo piano faunistico venatorio approvato lo scorso luglio che per la prima volta mette al centro la tutela delle coltivazioni e del reddito agricolo: sono alcune delle priorità – e delle richieste – disegnate da Coldiretti nel manifesto “L’orgoglio di coltivare il futuro” presentato questa mattina al mercato di Porta San Frediano a Firenze ai candidati presidente alle prossime elezioni regionali (12-13 ottobre) Eugenio Giani e Alessandro Tomasi.

“Chiediamo che l’agricoltura sia riconosciuta come asset strategico dell’economia regionale confermando e rafforzando l’assessorato all’agroalimentare attraverso l’attribuzione di deleghe per la gestione della crisi di mercato che purtroppo, a causa delle distorsioni lungo la filiera, sono sempre più frequenti. Vedi latte e grano. L’agricoltura non è solo produzione: è cibo, salute, cultura e tutela del territorio – ha ricordato la presidente di Coldiretti Cesani richiamando la legge sulla multifunzionalità voluta e sostenuta proprio da Coldiretti che ha permesso alle imprese agricole di diversificare le loro attività ed aprirsi a nuovi settori come quello turistico e sociale.

I due candidati hanno si sono confrontati, in due momenti distinti, con una platea formata da più di cento imprenditori agricoli. Il manifesto raccoglie dal basso le priorità e le aspettative delle aziende agricole emerse in occasione degli incontri organizzati in questi mesi sul territorio. Tanti i focus che la principale organizzazione agricola, reduce dalla protesta del popolo del grano negli scorsi giorni a Firenze, ha portato sul tavolo dei due competitor a cui hanno chiesto di mettere l’agricoltura ed il cibo al centro della prossima legislatura: “gli agricoltori producono cibo sano, ed il cibo sano è la medicina naturale per una vita in salute e longeva. – ha ricordato la Cesani che ha chiesto di

A tenere banco la tutela del paesaggio, il consumo del suolo e le speculazioni energetiche che molti territorio rischiano di subire. Inevitabile il richiamo alla legge sulle aree idonee per gli impianti per le energie rinnovabili “bloccata” dalla sentenza del Tar. “Abbiamo collaborato a un testo importante per la riduzione delle aree vocate – proseguito la presidente Cesani, ma adesso abbiamo letto con una certa preoccupazione il rispolverare di un approccio al paesaggio che abbiamo fortemente combattuto 10 anni fa”.

Per quanto riguarda il piano invasi e la gestione dell'acqua, invece la richiesta è quella di "continuare la collaborazione con i Consorzi di bonifica, le Autorità di bacino” perché “la tenuta del territorio e lo sviluppo delle reti irrigue sono tasselli fondamentali per immaginare una agricoltura del futuro”. Proprio su questo fronte Coldiretti ha evidenziato la necessità di semplificare la normativa per il recupero degli invasi già esistenti – oltre 16 mila quelli censiti - per permettere il recupero delle acque piovane ed il loro riutilizzo migliorando così la competitività delle aziende.

Il manifesto, consegnato ai due candidati, definisce, uno ad uno, le criticità dei singoli comparti agricoli, da quello zootecnico al vivaismo, dalla pesca alla cerealicoltura, dall’olivicoltura all’accoglienza e alla gestione del bosco, proponendo, come è nello stile di Coldiretti, le possibili soluzioni. Tra le proposte, in materia di lavoro, l’istituzione di un albo delle aziende senza terra per contrastare fenomeni di illegalità e sfruttamento, tema quest’ultimo che ha visto Coldiretti sempre in prima linea mentre sul fronte delle aree interne, dove i costi di produzione sono maggiori per via della minore meccanizzazione, la strada potrebbe essere quella di prevedere specifiche semplificazioni burocratiche ed agevolazioni per riequilibrare la bilancia economia delle aziende.

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