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30 Novembre 2011
L’agricoltura italiana supera quella francese

“In un momento di grave congiuntura internazionale, stiamo dimostrando che puntare sulla agricoltura di qualità, sulla salubrità dei prodotti alimentari, e sulla loro tipicità sia l'unica strategia che abbia senso adottare, sia in termini di creazione di valore aggiunto che di tutela dei livelli occupazionali”. Così il presidente di Coldiretti Grosseto, Francesco Viaggi, a margine dell'incontro di ieri a Roma con i vertici – vecchi e nuovi – della politica agricola europea. Presenti, a palazzo Rospigliosi, sede nazionale di Coldiretti, il Commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale Dacian Cioloş, il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania, il Presidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro e il relatore del Parlamento europeo sul regolamento orizzontale della Pac Giovanni. “La dimostrazione che il progetto Coldiretti di rilancio del made in Italy e valorizzazione della filiera corta – argomenta Viaggi – stia aiutando l'agricoltura nazionale ad affrontare l'attuale stato di crisi e emersa proprio nel corso del nostro incontro”. In termini di valori aggiunti, infatti, il prodotto agricolo nazionale del 2011 conquista il primato europeo, nonostante una superficie coltivata che è pari ad appena la metà di quella d’oltralpe. “Avere superato il primato della Francia – commenta il presidente di Coldiretti Grosseto – è un elemento di sicuro buon auspicio per la nostra produzione locale, tradizionalmente vocata all'eccellenza, tanto nel prodotto 'semplice', che in quello trasformato”. Secondo il presidente della Coldiretti, Sergio Marini è necessario che con la nuova riforma della Pac (Politica agricola comunitaria, Ndr.) assicuri all'Italia le risorse necessarie, anche in considerazione del fatto che il nostro Paese  già versa all’Unione piu’ di quanto riceve. All'incontro di Palazzo Rospigliosi la delegazione maremmana era composta,oltre che dal presidente Viaggi e dal direttore della Federazione di Grosseto, Alessandro Corsini, da venti rappresentanti della base sociale maremmana.

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