Il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana uscito oggi ha pubblicato la Graduatoria provvisoria del Bando Multimisura per i Progetti Integrati di Filiera. Erano 21 i canditati a dividersi i 25 milioni di euro di cui era dotato il bando suddivisi nelle tre filiere: cereali e proteaginose, zootecnia ed altri settori.
L’esito dell’istruttoria delle 21 candidature da parte della Commissione di valutazione vede: 13 progetti ammessi e finanziati integralmente, 2 progettti ammessi e finananziati parzialmente, 1 progetto ammesso e non finanziato per carenza di risorse e 5 progetti non ammessi.
I progetti ammessi e finanziabili sono 5 della filiera cereali, 5 della filiera zootecnia e 5 delle altre filiere.
Il progetto  dell’azienda vivaistica di Sandro Bruschi, socio di Coldiretti Pistoia, si è piazzato al primo posto ottenendo un punteggio di 78 punti, non raggiunto da nessun altro. Il progetto prevede fra l’altro l’utilizzo delle sanse esauste nel vivaismo attraverso un accordo di filiera fra vivaio e frantoio.
Nel gruppo filiere zootecniche  si è piazzato al primo posto il Caseificio Sociale di Manciano, per il settore ovi-caprino, e poco distante la Cooperativa Agricola di Firenzuola, per il settore bovino, che vede anche il Consorzio Agrario di Firenze partner della filiera.
Nel gruppo filiera cereali e proteaginose protagonista indiscusso il Consorzio Agrario di Siena che partecipa al progetto di Newcopan srl, e vede finanziato anche il Pif in cui è capofila per la valorizzazione della “Pasta dei Coltivatori Toscani”.
Coldiretti esprime soddisfazione per questo percorso che ha visto per la prima volta in Toscana progetti che attivano, in modo coordinato, una serie di misure del Programma di sviluppo rurale e che interessano imprese agricole e imprese che trasformano e commercializzano prodotti agroalimentari. Considerata la percentuale di contributo prevista, potranno essere attivati investimenti per circa 60 milioni di euro.  “Il mondo agricolo si è mostrato dinamico e pronto ad investire - sostiene Tulio Marcelli, Presidente di Coldiretti Toscana “per costruire un pezzo del nostro progetto di una filiera agricola tutta italiana firmata dagli agricoltori; una filiera che risponde alla richiesta di qualità, trasparenza e certezza dell’origine che ci viene dal modo dei consumatori”.