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17 Novembre 2023
SALUTE: AGRICOLTORI ED ALLEVATORI MAREMMANI AL SIT-IN PER FESTEGGIARE LEGGE CHE BANDISCE CIBO SINTETICO IN ITALIA

Le migliaia di firme raccolte in maremma insieme al sostegno di 26 amministrazioni comunali della provincia di Grosseto così come dei parlamentari, presidenti di associazioni di categoria, le organizzazioni del mondo delle imprese e numerosi vescovi che hanno contribuito in maniera determinante all’approvazione definitiva del disegno di legge che bandisce il cibo artificiale, fatto in laboratorio, sulle nostre tavole. L’approvazione della legge  che introduce il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali è stata festeggiata dagli agricoltori ed allevatori della maremma, che davanti a Palazzo Chigi hanno atteso l’esito della votazione del Parlamento prima di scoppiare in un lungo applauso e nell’abbraccio collettivo al Ministro della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida. La delegazione era guidata dal direttore provinciale, Milena Sanna, il delegato dei giovani, Simone Parrucci e la responsabile di Donne Impresa Coldiretti Grosseto, Marianna Dori.

“E’ un traguardo storico. L’Italia è il primo paese ad approvare una legge che bandisce dalle tavole i cibi costruiti in laboratorio facendo da apripista nelle politiche di tutela della salute dei cittadini. – spiega Simone Castelli, Presidente Coldiretti Grosseto - La legge, voglio ribadirlo, non ferma la ricerca che deve essere libera ed indipendente ed evitare che il cibo diventi un monopolio nelle mani di pochi. Dobbiamo ora portare il voto positivo del nostro Parlamento nel dibattito a livello europeo. Una delle richieste che noi facciamo è quella di equiparare le autorizzazioni, laddove dovessero essere rilasciate, ai prodotti di carattere farmaceutico, e non ai novel food. La differenza è sostanziale. Tutto questo lo facciamo a tutela dei cittadini”.

La legge sul cibo artificiale è un risultato che tutela la qualità, la salute e i primati Made in Italy con la dieta mediterranea proprio nel giorno del compleanno della sua iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, avvenuta il 16 novembre del 2010. Un modello alimentare che ha garantito agli italiani valori record di longevità e che – riferisce Coldiretti Toscana - si è affermata a livello planetario tanto da classificarsi come migliore dieta al mondo del 2023 sulla base del best diets ranking elaborato dai media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori.

La legge è dunque un impegno a difesa della dieta mediterranea ma anche – sottolinea Coldiretti Grosseto - un segnale importante per l’Unione Europea che, nel rispetto del principio di precauzione, ha già portato da oltre 40 anni a mettere al bando negli alimenti l’uso di ormoni che sono invece utilizzati nei processi produttivi della carne a base cellulare. Peraltro – precisa Coldiretti Grosseto - la Commissione Agricoltura dell'Europarlamento si è già espressa sulla carne artificiale coltivata nella risoluzione sulle proteine, respingendo a larga maggioranza un emendamento che individuava nelle proteine coltivate in laboratorio una delle possibili soluzioni al problema della dipendenza degli allevamenti europei dagli approvvigionamenti dall'estero.

Una eventuale richiesta di autorizzazione alla commercializzazione che dovesse pervenire all’Ue - secondo la Coldiretti Grosseto - non potrebbe essere valutata con le procedure ordinarie dei novel food ma per gli ingredienti utilizzati vanno applicate nell’Unione Europea le stesse procedure previste per i medicinali, che necessitano di approfondite prove sperimentali. Una esigenza alla luce del fatto che, dalle allergie ai tumori, sono 53 i pericoli potenziali per la salute legati ai cibi prodotti in laboratorio individuati nel Rapporto Fao e Oms che parla di “Cibo a base cellulare”, definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato” (ad esempio “carne coltivata”), preferito dalle industrie produttrici perché più accattivante ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali, che rilevano peraltro come la parola “sintetico” sia usata anche dal mondo accademico oltre che dai media.

Non è un caso che in Paesi dove è stata consentita la vendita come Israele, prima del consumo, venga chiesta – precisa Coldiretti Grosseto – la firma su una liberatoria dalle responsabilità e conseguenze sulla salute. Ma – continua Coldiretti – pesano le preoccupazioni anche sul piano ambientale. I risultati della ricerca realizzata da Derrick Risner ed i suoi colleghi dell’Università della California a Davis – conclude Coldiretti Grosseto– hanno evidenziato che il potenziale di riscaldamento globale della carne sintetica definito in equivalenti di anidride carbonica emessi per ogni chilogrammo prodotto è da 4 a 25 volte superiore a quello della carne bovina tradizionale.

La legge contro carne, latte, formaggi, pesce e mangimi in provetta da parte del Governo è stata sostenuta da una grande mobilitazione popolare che in tutto il Paese ha visto la raccolta di mezzo milione di firme da parte anche dei giovani e delle donne della Coldiretti insieme a Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia.

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Progetto: TE.Q.EVO

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