900 alunni, 52 classi, di cui il 60% dell’infanzia, 20 plessi di 9 comuni e decine di imprenditori ed imprenditrice agricoli maremmani coinvolti in aula ed in fattoria. Sono i numeri finali del progetto promosso da Coldiretti Grosseto, Donne Coldiretti e Campagna Amica “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare” che ha vissuto alla scuola materna di Pitigliano il suo ultimo atto.
Didattica, curiosità e divertimento si sono intrecciati alle tematiche di grande attualità ed impatto per la nostra vita come la sana alimentazione messa in crisi dall’abuso dei cibi confezionati e dagli snack mordi e fuggi, la sostenibilità, il rispetto e la tutela della biodiversità e la lotta agli sprechi. Quattro invece le filiere portate in classe dai maestri-agricoltori - cereali, latte, miele, olio – illustrate e raccontate anche con l’ausilio di simpatici cartoon e supporti didattici. “Per il secondo anno consecutivo abbiamo portato la nostra esperienza e la nostra passione nelle scuole della nostra provincia affiancando gli studenti di tutte le età in questo straordinario viaggio nel mondo dell’agricoltura, dell’ambiente, della dieta mediterranea e della dieta mediterranea. – spiega Marianna Dori, Delegata Donne Coldiretti Grosseto - Tra le finalità del nostro progetto c’è quello di contrastare l’avanzare sulle nostre tavole del cibo spazzatura, quello ultraprocessato; una pericolosa abitudine soprattutto per i bambini che mangiano poca frutta e verdura e tante schifezze”.
Che ci sia ancora molto da fare lo dicono ancora i numeri di Okkio alla Salute. Nonostante i dati sulla merenda siano in miglioramento passando dal 32,4% dei bambini che fanno uno spuntino adeguato (circa 100 calorie) della rivelazione del 2019 al 36,2% del 2023, c’è ancora un bambino su tre che non fa una colazione adeguata e mangia, quasi tutti i giorni, merendine, biscotti, caramelle ed altri dolci (30,2%). Comportamenti alimentari sbagliati che insieme alla sedentarietà, alla pigrizia e ad una vita all’aria aperta quotidiana, sostituita da cellulari e televisione, favoriscono l’aumento di peso di un bambino su cinque in Toscana (24%) condizionandone la salute.
Proprio le scuole devono diventare parte attiva nella concreta diffusione e promozione della Dieta mediterranea, togliendo merendine e snack dai distributori. Un impegno che vede in prima fila Coldiretti. “Quello che cerchiamo di fare con la nostra presenza in classe è guidare le nuove generazioni verso una alimentazione genuina, variegata ed equilibrata partendo da una maggiore consapevolezza, dalla stagionalità dei prodotti agricoli e dal vivere all’aria aperta. – conclude Annamaria Gabbricci, vice presidente Coldiretti Grosseto - Acquistare una merendina o uno snack dolce al posto di una bibita gassata è una scelta, esattamente come quella preferire un panino con il formaggio, uno snack di frutta o un succo di frutta senza zuccheri. Invertire la rotta è possibile ma serve l’impegno di tutti, anche delle famiglie. E’ questo il messaggio che abbiamo cercato di portare nelle scuole della maremma e trasferire ai ragazzi e ragazze”.