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17 Novembre 2011
UNGULATI: PROVE DI MOBILITAZIONE DEL MONDO AGRICOLO, CINGHIALI E CAPRIOLI COLPEVOLI PROGRESSIVO ABBANDONO CAMPAGNE

Convocati, in tutte le provincie, consigli straordinari a cui sono stati invitati Presidenti, Assessori all’Agricoltura, consiglieri. Agricoltori mobilitati in tutta la Toscana in difesa delle colture: cinghiali, caprioli, cervi, daini, mufloni, storni portatori di devastazione. Rischi per sicurezza stradale, sociale e sanitaria. Tulio Marcelli, Presidente Regionale Coldiretti: “Toscana regione in Europa con più alta densità ungulati”.

Emergenza ungulati in Toscana: ultimatum del mondo agricolo. Fuori controllo in molte aree della regione dove da anni si sta assistendo ad una vera e propria invasione, cinghiali, caprioli, cervi, daini e mufloni ma anche piccioni e storni, si sono progressivamente moltiplicati impadronendosi delle campagne e dei boschi tanto da rendere impossibile l’attività agricola e forestale. La dove la presenza degli ungulati risulta essere fuori controllo, le imprese agricole sono state costrette, tal volta, addirittura ad abbandonare la coltivazione dei terreni con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista della manutenzione del territorio e del paesaggio.
I casi di avvistamenti e presenze, in Toscana, si sprecano: dalla Maremma dove i cinghiali “passeggiano” lungo il Viale dei Cipressi di Bolgheri alle gite sulle mura del centro storico di Lucca fino al parco giochi dove scorrazzano frotte di bambini e mamme, dal bagnasciuga elbano con gruppetti di esemplari intenti a spaventare i turisti per raggiungere l’apice nell’esasperazione della Lunigiana, del Mugello, Grossetano e Senese dove gli agricoltori, ma anche cittadini, sono costretti a subire quasi quotidianamente la loro invadenza. Toscana che vai, stessa emergenza che trovi nonostante il numero di prelevamenti sia aumentato nei territorio interessati e alle Provincie sia stata garantita “autonomia” nella gestione di eventuali emergenze.
“La Toscana – analizza Tulio Marcelli, Presidente Regionale Coldiretti – è la regione, in Europa, con il più alto tasso di densità di ungulati. E’ un problema che travalica la questione puramente agricola: ormai riguarda l’intera comunità. Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza: in 10 anni il numero dei cinghiali, come dei caprioli, ha assunto una dimensione non più sostenibile dal territorio”.
Ma non è solo una questione di ortaggi, cereali, frutteti, oliveti e produzioni agricole che costituiscono la principale alimentazione degli ungulati e che puntualmente vengono annientati vanificando investimenti, lavoro e sacrifici. Cinghiali, caprioli, mufloni e cervi sono una minaccia per la sicurezza stradale - quante volte li abbiamo visti attraversare strade con grandi afflussi e provocare incidenti - sociale e sanitaria. Scavano, distruggono e contribuiscono all’instabilità dei terreni contribuendo a smottamenti e frane e minacciando involontariamente un già fragile equilibrio idrogeologico.
Scaturisce da tutta questa serie di considerazioni, unite all’esasperazione di centinaia di agricoltori in tutta la Toscana, l’azione di Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) intenzionata a riportare il tema “ungulati” al centro del dibattito regionale. Nel mirino della principale organizzazione agricola il dibattito attorno al Piano Regionale Agricolo Forestale (PRAF) che dovrà contenere gli indirizzi per la gestione faunistico venatoria disegnando di fatto tutte quelle che saranno le azioni, a livello locale, necessarie per riportare la popolazione degli ungulati ad un livello di sostenibilità. L’azione, decisa all’unanimità dal Consiglio Regionale della principale organizzazione agricola, coinvolgerà, tra giovedì 17 e venerdì 18, tutti i consigli direttivi dell’associazione che si riuniranno, in seduta straordinaria, per incontrare i Presidenti di Provincia e Assessori all’Agricoltura, rappresentanti delle amministrazioni locali e regionali e in seconda battuta i Prefetti. “L’obiettivo è la densità zero – anticipa uno dei temi principali Marcelli – è urgente garantire efficaci interventi di controllo e prelevamento nelle aree non vocate ed in tutte quelle aree dove i cinghiali si rifugiano e si riproducono”. In occasione degli incontri sarà illustrato e consegnato il documento con cui Coldiretti chiederà “misure ed interventi d’urgenza per far fronte all’emergenza”. “Misureremo e peseremo – conclude Marcelli – i contenuti e relative applicazioni del Piano Regionale Agricolo Forestale che sarà discusso entro la fine dell’anno. La tutela del settore agricolo non è più rimandabile, né tanto meno delegabile”.

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