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28 Agosto 2025
VINO: VENDEMMIA AL VIA IN…ANTICIPO CON INCOGNITA METEO. OTTIME LE PROSPETTIVE, MANCANO RACCOGLITORI

Anche gli occhi meno esperti hanno la sensazione che questa sarà un’annata da incorniciare per i vini apuo-lunigianesi ed in particolare per la Doc eroica del Candia dei Colli Apuani. I grappoli, appesi come gioielli tra i filari, brillano al sole. Le uve sono belle, sane e grandi. Le follie climatiche di queste settimane con il caldo estremo di inizio luglio, gli improvvisi acquazzoni e le forti escursioni termiche tra il giorno e la notte hanno creato inaspettatamente le condizioni ottimali per un raccolto generoso e superlativo dal punto di vista della qualità. Si raccoglierà di più nei vitigni della costa così come della Lunigiana, anche rispetto allo scorso anno quando nelle cantine erano finite poco meno di 32 mila quintali di uva da vino. A dirlo è Coldiretti Massa Carrara che sta monitorando le fasi finali che portano all’ormai imminente vendemmia. Lo start sarà anticipato di alcuni giorni con il grosso dei produttori che partirà la prima settimana di settembre. Ma tra i viticoltori c’è già chi è partito. “Le aspettative sono molto alte. Siamo nella fase cruciale che ci porterà alla prossima raccolta. – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – La richiesta crescente dei vini apuo-lunigianesi, anche dall’estero dove le esperienze vitivinicole locali contribuiscono a più della metà dell’intero export di prodotti agroalimentari, si scontra però con la difficoltà, strutturale, di reperire manodopera e la presenza di cinghiali e caprili che banchettano tra le coltivazioni”.

Senza la mani dei lavoratori stranieri un prodotto su due resterebbe nei campi secondo Coldiretti che ha stimato, in Toscana, un ammanco di 10 mila lavoratori stagionali con il momento di maggior bisogno concentrato dalla primavera fino alla raccolta dell’uva e delle olive. In provincia di Massa Carrara la manodopera straniera rappresenta il 30% della forza lavoro tra stagionali e stabili. “La burocrazia che ha investito il settore negli ultimi anni, dalla cantina alle vigne, insieme all’imbuto del meccanismo del decreto flussi per l’ingresso di lavoratori stranieri, rallentano lo sviluppo e gli investimenti di un settore che nonostante le picconate che arrivano dall’Europa ed i recenti dazi sulle importazioni imposti dagli Stati Uniti che colpiscono tutto il paniere, in particolare il vino che è prodotto più richiesto in quel mercato, è in crescita: analizza ancora la Presidente Ferrari”.

La più importante realtà vitivinicola della provincia apuana, per quantità prodotta e mercati, è quella del Candia Doc con i suoi 500 ettari di vigneti a denominazione affacciati sul mare. Una realtà ancorata alla storia del territorio, sin dal tempo dei romani, caratterizzata dalla pendenza estrema dei vigneti che rende infatti impossibile l’utilizzo di qualsiasi mezzo meccanico - da qui l’appellativo di “viticoltura eroica” –: la chiusura, causa frana di parte di via dell’Uva, la strada panoramica che unisce i vigneti nel versante massese, è un ulteriore penalità che pesa sul prossimo raccolto. “Le uve si presentano sanissime e di grande qualità. – spiega Fabrizio Bondielli, Presidente Consorzio Candia di Tutela dei Colli Apuani Doc – Prevediamo un raccolto leggermente superiore alla media degli ultimi anni ma con una differenza sostanziale: le escursioni termiche di queste ultime settimane hanno garantito una maturazione lineare ed equilibrata degli acini. Ci aspettiamo profumi, struttura ed una qualità eccezionale”. Il primo a partire, tra i viticoltori eroici, è Pietro Mosti dell’Aurora di Francesco. Le prime varietà a finire nelle cassette, già la settimana scorsa, sono state quelle di traminer e sauvignon blanc, già pronte per essere raccolte, mentre per una parte di vermentino è stata necessaria per la presenza di cinghiali. “Siamo partiti in anticipo rispetto allo scorso anno. – racconta – L’uva è fantastica. L’escursione termica di queste settimane è stata decisiva per i profumi che ritroveremo nei nostri vini”. Gli fa eco Piera Mosti de Il Moretto che aprirà le danze tra i suoi 5 ettari la prossima settimana.

Il più grande timore, in questa fase delicatissima, è rappresentato dal rischio grandine che potrebbero compromettere il lavoro di un anno intero. Un fenomeno che ha colpito, all’inizio di luglio e anche gli scorsi giorni, la Lunigiana ed in particolare l’area intorno a Bagnone dove si trova Tenuta Ca Bianca, una piccola azienda vitivinicola – 1,5 ettari in tutto - guidata da un giovane, Filippo Volontè, che ha dovuto affrontare anche gli attacchi della peronospora. “E’ stata una stagione vinicola piena di insidie. – spiega il viticoltore – La recente grandinata ha danneggiato, stimiamo, il 20% dei grappoli. Ora ci attendono almeno altre due settimane di attesa per arrivare al punto giusto di maturazione ma potremo anche essere costretti a partire prima. Tutto dipenderà dal meteo”.

Le forti piogge degli scorsi giorni hanno costretto l’azienda di Pascale Francesca, 5,5 ettari sulle colline di Fosdinovo con vista sul mare ad accelerare la raccolta del vermentino nero per evitare di perdere parte della produzione. L’azienda coltiva varietà di merlot, cannaiolo, sangiovese e produce vini dei Colli di Luni. La stagione promette bene. “Tanta uva e molto bella. Un 10% in più rispetto allo scorso anno. – spiega la giovane viticoltrice – Stiamo monitorando costantemente il bollettino meteo: prevediamo di avviare la raccolta entro il prossimo fine settimana quando le uve avranno raggiunto la maturazione ottimale”.

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