Mai così presto la vendemmia in maremma. Al via con due settimane di anticipo la raccolta dell’uva con la siccità e il caldo oltre i 40 gradi che ridurranno, queste le stime, la produzione del 10-15%% con i vigneti messi a dura prova anche da nottate con afa e temperature minime eccezionali sempre molto alte che non hanno permesso ai grappoli di prendere un po’ di “respiro” climatico con il tradizionale sbalzo termico. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti Grosseto e Vigneto Toscana in occasione dell’avvio della vendemmia all’azienda Podere La Pace di Massa Marittima dove sono già stati raccolti i grappoli i vitigni a bacca bianca come lo chardonnay ed il viognier.
La siccità, con piogge praticamente assenti e soprattutto le ondate di caldo che hanno caratterizzato questi mesi che seguono un inverno mite, hanno consegnato alla Toscana una vendemmia mai così in anticipo. Le viti, che si posano su terreni spesso argillosi, sono in ottima salute e non presentano fino a qui situazioni di particolare sofferenza indice che avremo degli ottimi vini. – spiegano Coldiretti Grosseto e Vigneto Toscana – Sono stati mesi di apprensione che hanno richiesto una grande attenzione da parte delle aziende vitivinicole molte delle quali, laddove è stato possibile, sono state costrette a ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare i vitigni più giovani e quindi più esposti allo stress. Ora – proseguono Coldiretti Grosseto e Vigneto Toscana - servirebbe un po’ di pioggia per completare il ciclo di maturazione, per dare equilibrio e migliorare le rese dei vitigni più tardivi.
Molto dipenderà – spiegano ancora Coldiretti Toscana e la neo nata associazione Vigneto Toscana - sia dall’evoluzione delle temperature che influiscono sulla maturazione sia dall’assenza di nubifragi e grandinate che hanno un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità prodotte. In maremma, e così in tutta la regione, si attende comunque una annata di buona/ottima qualità anche se l’andamento della raccolta sarà influenzato molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo. “Nonostante i turni di irrigazione le condizioni climatiche ci hanno costretto ad iniziare la vendemmia con due settimane di anticipo per evitare la sovra maturazione e la disidratazione degli acini.– spiega Gianluca Battista, general manager del Podere La Pace, 5 ettari e mezzo di vigneti a Massa Marittima – Avremo una resa inferiore tra il 10% ed il 15% secondo una prima stima. L’uva è però sana e bella. Non ci sono stati attacchi di parassiti o funghi. La qualità della prossima annata sarà ottima”.
Secondo i dati Ismea presentati in occasione di PrimAnteprima 2022, sono 2.478 le aziende vitivinicole che coltivano poco meno 10 mila ettari a vite per una produzione che si attesa intorno ai 600 mila ettolitri che fanno della maremma la terza provincia a vocazione vitivinicola regionale contribuendo al settimo posto della Toscana per vino prodotto, al secondo posto con 58 indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 DOP (11 DOCG e 41 DOC) e 6 IGT, e al terzo per valore economico di vino imbottigliato con 1 miliardo di euro.
Molto bene l’export con i primi tre mesi del 2022 che hanno fatto registrare, a livello regionale, un + 17,9% con il 2021 chiuso con 1,130 milioni di euro totali (+15,9%) anche se a pesare sulla prossima annata sarà un aumento medio dei costi di produzioni del 35%. Per acquistare una bottiglia di vetro le imprese vitivinicole dovranno pagare il 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%. Coldiretti Toscana e Vigneto Toscano hanno stimato in circa 100 milioni di euro i rincari complessivi per il settore.