Le bollette choc mettono a rischio imprese ed occupazione. L’esplosione dei costi di luce e gas si riversa a valanga su tutta la filiera agricola in un contesto già difficile a causa della siccità e degli eventi estremi che hanno danneggiato in maremma il 30% della produzione agricola gravando ulteriormente sui bilanci già penalizzati degli agricoltori a causa dei rincari che si rincorrono da un anno, ancora prima della guerra in Ucraina. A denunciarlo è Coldiretti Grosseto che torna ad invocare misure urgenti per contrastare i rincari sull’energia che stanno avendo un impatto devastante sui prezzi finali mettendo in ginocchio aziende e consumatori. Secondo una stima di Coldiretti sulla base dei dati Crea la crisi energetica avrà un impatto sui malconci bilanci del 38% delle imprese agricole della provincia di Grosseto con reddito negativo che stanno lavorando in perdita. Si tratta di circa 3 mila imprese agricole. “Le imprese agricole hanno raccolto di meno per effetto di un’annata climatica negativa che nella Toscana del Sud, in particolare in maremma, è stata disastrosa ma stanno in compenso pagando molto di più per produrre. Ci stiamo avvicinando all’autunno e questo sta generando tantissimi timori. I costi di ogni voce produttiva, dal gasolio ai concimi, dal nylon per le serre ai mangimi fino all’energia elettrica, sono lievitati a dismisura progressivamente ormai quasi da un anno ma questi aumenti non sono stati certo bilanciati da una maggiore produzione o da maggiori guadagni. – spiega il Presidente di Coldiretti Toscana e Delegato Confederale, Fabrizio Filippi – In questo contesto abbiamo almeno stimano che 3 mila imprese stiano già lavorando in perdita a causa del costante aumento dei prezzi e circa 900 imprese si trovino in una condizioni in cui rischiano la chiusura: parliamo di due mila posti di lavoro che oggi sono in bilico. Molte aziende stanno dando fondo ai risparmi e sono costrette a scegliere quale impegno onorare e quale rimandare. I rincari delle bollette energetiche che abbiamo raccolto vanno dal 150% al 355% e sono in aumento. La crisi energetica che si aspetta dietro l’angolo impone misure urgenti di sopravvivenza e sostegno produttivo”.
Nel sistema agricolo i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. In agricoltura si registrano rincari dei costi che – sottolinea Coldiretti Grosseto - vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Il comparto alimentare richiede – continua Coldiretti Grosseto – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed elettricità, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro fino al riscaldamento delle serre nel comparto florovivaistico.
Per aumentare la produzione di energia rinnovabile e pulita, Coldiretti ha chiesto ed ottenuto dal Governo 1,5 miliardi di euro per installare sugli edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale gli impianti fotovoltaici attraverso il bando sulla misura del “Parco Agrisolare” inserito nei progetti del Pnrr. La misura è finalizzata a sostenere gli investimenti nelle aziende agricole al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti di capannoni e stalle e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. Il bando è stato pubblicato e dal prossimo 27 settembre e fino al 27 ottobre sarà possibile per le aziende agricole presentare le domande. Le agevolazioni verranno concesse mediante una procedura a sportello sino ad esaurimento delle risorse disponibili.
“Si tratta di un sostegno per le imprese agricole e zootecniche che possono avvantaggiarsi del contenimento dei costi energetici ma anche per il Paese che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile in una situazione di forti tensioni internazionali che mettono a rischio gli approvvigionamenti, proprio mentre si discute sul tetto al prezzo del gas proveniente dalla Russia. – conclude il Direttore provinciale, Milena Sanna – Questa misura era contenuta nel pacchetto di priorità richieste al Governo in occasione della grande manifestazione di febbraio che abbiamo organizzato anche a Grosseto. L’energia pulita è la strada che il nostro paese deve imboccare con decisione e rapidità”.